252 – Cacciucco di carne o Scottiglia… mi ci scolo ‘na bottiglia!

Il Cacciucco di carne o Scottiglia, è un piatto d’antichissima ricetta, tipico del Casentino. C’è chi la fa risalire al medioevo, ma anche chi la porta indietro, addirittura in epoca etrusca. Il nome “scottiglia” deriva dalla preparazione della ricetta, la carne, infatti, era messa sul fuoco dentro un coccio o in una padella di ferro, con poco olio e scottata; da ciò ne deriva il nome. È uno stufato, la cui originalità consiste nel fatto che, per la sua preparazione, vengono adoperate molte varietà di carni: più sono diverse le qualità utilizzate e più la Scottiglia diventa buona. Per questa ragione viene anche chiamato “cacciucco di terra”, o “cacciucco di carne” oppure, meglio ancora, “cacciucco del Casentino”.

Gli ingredienti che compongono la ricette sono: pollo, agnello, maiale, coniglio, faraona e  muscolo di vitellone oltre alle erbe aromatiche come il basilico e il prezzemolo, sedano, carota, cipolla, del brodo, pomodori pelati, vino rosso, olio di oliva, fette di pane abbrustolito, sale e pepe.

Considerando che gli ingredienti sono molti, sarà necessario utilizzare una pentola capiente, in modo che possa contenerli tutti.

Preparazione

Si inizia facendo rosolare i pezzi di carne in ordine di tempo di cottura, vale a dire che partiremo da quella che impiega più tempo a cuocere a quella che ne impiega meno, fino a quando non avranno formato una crosticina esterna. Fatto questo passaggio aggiungiamo del vino rosso che faremo evaporare a fiamma viva e incorporiamo il trito di sedano, carota e cipolla fin quando non sarà appassito.

Uniamo i pomodori pelati spezzettati con le mani e il brodo che avremo precedentemente preparato. Lasciamo cuocere per circa un paio di ore.

A questo punto la Scottiglia sarà pronta per essere servita, ben calda, in una zuppiera sul cui fondo avremo sistemato delle fette di pane toscano abbrustolito e sfregato con l’aglio.

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