208 – Cantucci toscani… il biscotto di ieri, oggi e domani!

Dosi/persone
8
Tempo
35
Difficoltà
Bassa
Costo
Economico

Ingredienti


  • 3 uova
  • 3 tuorli d'uovo
  • mezza fialetta d'essenza d'arancio
  • 1 bustina di lievito
  • 250 gr di zucchero
  • 400 gr di farina
  • 150 gr di mandorle leggermente tostate
  • sale

I cantucci o cantuccini, chiamati anche biscotti di Prato, sono uno dei maggiori vanti dolciari della Toscana. Sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo. Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana, soprattutto accoppiati al vin santo.

Una consacrazione ufficiale dei cantucci si trova nel dizionario dell’Accademia della Crusca che nel 1691 ne diede la seguente definizione: “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo”. I cantucci più famosi del tempo erano prodotti a Pisa, mentre le mandorle entrarono a far parte degli ingredienti soltanto in alcune varianti, quali i “biscottelli” dell’epoca di Caterina de’ Medici, per assurgere a elemento caratterizzante a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
La prima ricetta documentata di questo dolce è un manoscritto, conservato nell’archivio di Stato di Prato, di Amadio Baldanzi, un erudito pratese del XVIII secolo.

Nel XIX secolo Antonio Mattei, pasticciere di Prato, ne mise a punto una ricetta divenuta poi classica, con la quale ricevette numerosi premi a fiere campionarie in Italia e all’estero, tra cui una menzione speciale all’esposizione universale di Parigi del 1867. La bottega di “Mattonella” (nome popolare del biscottaio) esiste ancora oggi a Prato ed è considerata la depositaria della tradizione dei cantucci.

Cantuccini toscani, il Bocca TV

Cantuccini toscani, il Bocca TV