Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento.
4
65
Bassa
Economico
Ingredienti
- 3 litri di brodo di fagioli rossi preparato il giorno prima
- 150 grammi di fagioli avanzati (quelli usati per il brodo)
- 200 grammi di cavolo nero
- 100 grammi di guanciale (facoltativo, per i vegani no ovviamente!)
- Una cipolla
- una carota
- una costola di sedano
- 2 spicchi d'aglio
- salvia
- peperoncino
- 1 cucchiaio di concentrato
- 250 ml di brodo vegetale
- Farina di mais (a occhio)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe q. b.
Il bordatino è una delle prime minestre storiche livornesi: nata a bordo dei velieri importatori di grano saraceno, si presenta come una densa farinata. Il Bocca la realizza fedelmente con solo l’aggiunta – del tutto facoltativa – di un po’ di guanciale, per insaporire ulteriormente questo piatto già buonissimo.
Inizialmente il bordatino veniva cucinato in brodo di pesce. In seguito, con l’arrivo del mais, si cominciò ad utilizzare la farina gialla per la preparazione di questo piatto.
Come si può intuire, il bordatino è una ricetta povera, costituita perlopiù da avanzi e quindi che ben si presta a varianti e interpretazioni. Una ricetta vera e propria non esiste, ma rimangono comunque i principali e fissi ingredienti come il cavolo nero, utilizzato in tutta l’area toscana e in modo particolare a Livorno, il brodo di fagioli, e naturalmente la farina di mais.
Perché proprio “bordatino”? Le ipotesi sull’origine del nome sono essenzialmente due: la prima, forse la più attendibile, è quella che attribuisce il termine al fatto che questa minestra venisse preparata a bordo delle navi, dal momento che la farina era ingrediente facilmente trasportabile sulle lunghe tratte; la seconda invece spiega che versando il brodo dei fagioli nella farina gialla si creavano nel paiolo delle righe, delle striature che somigliavano al bordatino o rigatino, un tipo di tessuto rigato utilizzato molto tempo fa.